Sci Alpino: a Solden inizio col botto della Gut, male le azzurre!

È tornato il circo bianco. Sul ripido ghiacciaio austriaco di Solden è cominciata la Coppa del Mondo di sci alpino. Ad aprire le danze, come ogni anno, è stata una prova di gigante femminile. Una sorta di antipasto di quanto vedremo a metà novembre quando con la tappa di Levi e la trasferta americana si inzierà ad entrare nel vivo della stagione olimpica. La prima vittoria stagionale porta il nome di Lara Gut.

Il giovane talento svizzero ha letteralmente dominato la gara, facendo la differenza soprattutto nella prima manche quando ha rifilato distacchi abissali a tutte le proprie avversarie. Nella seconda si è limitata a controllare su una neve molto deteriorata ed insidiosa. Per la Gut si tratta di un ritorno ai vertici dopo una stagione travagliata. Chissà che proprio nell’annata olimpica possa ritrovare la competitività smarrita, confermando la fama di essere uno dei più grandi talenti del panorama sciistico femminile. Al secondo posto, distanziata di 84 centesimi, arriva l’austrica Kathrin Zettel. Terza la tedesca Viktoria Rebensbrug con un ritardo di 1”28.

Male le azzurre, ancora non al top della condizione. La migliore è stata Nadia Fanchini, giunta quattordicesima. Ottimo il suo recupero nella seconda manche, quando parte per seconda e sfruttando le ottime condizioni della pista fa registrare il miglior tempo di manche. Alla fine riuscirà a recuperare ben 15 posizioni. Più indietro le altre. Denise Karbon e Federica Brignone concludono la loro gara rispettivamente al diciannovesimo e al 25simo posto, alternando buoni parziali ad altri palesemente deficitari. Entrambe pagano troppo sul piano conclusivo, su tutte la Brignone, che solo in quella parte del tracciato perde più di un secondo rispetto alle rivali.

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Verso Sochi 2014: Zoeggeler portabandiera, Pittin la speranza, Kostner la certezza!

Mancano ancora 4 mesi circa all’avvio dei giochi olimpici di Sochi 2014, ma si comincia già a respirare l’aria olimpiaca. Il Coni ha comunicato che sarà Armin Zoeggeler il portabandiera dell’Italia alla prossima edizione della competizione a 5 cerchi. L’alteta altoatesino è il più vincente della storia dello slittino. Quella di Sochi sarà la sua sesta olimpiade, lui che può già vantare 2 medaglie d’oro e vincendo anche la prossima gara olimpica potrebbe raggiungere Alberto Tomba e Deborah a quota 3 ori.

Ma non ci sarà ovviamente solo a Zoeggeler a rappresentare i colori azzrri. Le speranze di medaglia sono tante, soprattutto nello sci alpino dove l’Italia può vantare una grande tradizione. Qui i vari Innerhofer, Paris, Razzoli ma anche le azzurre Brignone e Fanchini hanno tutte le carte in regola per centrare un podio. Più difficile la situazione nello sci di fondo dove, dopo i fasti degli anni 90, fatichiamo ad avere un ricambio generazionale. Le nuove leve, invece, non mancano nella combinata nordica. Proprio in questa disciplina possiamo vantare il nostro più grande talento degli sport invernali. Stiamo parlando di Alessandro Pittin. Il giovane  friulano, già medaglia a Vancouver, ha vissuto una stagione estremamente tribolata a causa dei tanti infortuni e delle ripetute difficoltà nel salto. Il prossimo sarà sicuramente l’anno della svolta in un senso o in un altro. Il talento è sotto gli occhi di tutti e con un po’ di fortuna a Sochi ci si potrà divertire.

La certezza, invece, è rappresentata da Carolina Kostner. La pattinatrice altoatesina ha conseguito numerose medaglie sia in ambito continentale che mondiale. Le manca solo il grande appuntamento con i Giochi Olimpici. Le avversarie non mancheranno, ma Carolina sa che questo deve essere per forza di cose l’anno della sua consacrazione a livello internazionale. Riuscire ad ottenere una medaglia olimpica significherebbe coronare una straordinaria carriera, nonostante l’anagrafe sia comunque dalla sua parte.

Sci Alpino: Svindal profeta in patria, Heel podio che sa di riscatto!

Sempre lui: Aksel Lund Svindal. Il fuoriclasse norvegese vince il super G sulle nevi di casa in quel di Kvitfjell e si candida ancora una volta per la vittoria della coppa del Mondo assoluta. Sarà una battaglia serrata fino all’ultima gara con l’austriaco Marcel Hirscher. In questo momento il divario tra Hirscher e Svindal è di soli 29 punti. Tutto in gioco dunque, anche se il giovane austriaco avrà più gare favorevoli alle sue caratteristiche considerando il gigante e lo slalom in programma a Kranjska Gora la prossima settimana. Come se non bastasse lo scandinavo ha vinto oggi la sua quarta coppa di super G (ad una sola affermazione da Hermann Maier) e nella giornata di ieri ha ipotecato anche la vittoria nella graduatoria generale di discesa libera. L’ultimo record raggiunto nella giornata di oggi da Svindal è il podio numero 50 in Coppa del Mondo. Numeri da fuoriclasse assoluto.

Anche oggi il norvegese esibisce la sua solita sciata potente ed efficace. Disegna linee ineccepibili nelle ripide curve del tratto centrale anche se rischia grosso nell’ultimo tratto. Una traiettoria troppo lunga lo manda fuori pista ma riesce miracolosamente e a non saltare la porta successiva. Alla fine concluederà la gara con un vantaggio di 52 centesimi sul secondo che è l’austriaco Georg Streitberger.

Splendido terzo posto per il nostro Werner Heel. Evidentemente porta fortuna questa pista all’altoatesino, che già in passato aveva colto piazzamenti da podio in quel di Kvitfjell. Un risultato che riporta in auge il nostro Heel dopo un mondiale in ombra e una fase centrale della stagione non all’altezza. Alle finali di Lenzerheide si giocheranno un posto sul podio della classifica di specialità proprio Hell con un altro azzurro, Matteo Marsaglia, sesto nella giornata di oggi.

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Sci Alpino: Theaux sorprende tutti a Kvitfjell ma il vero vincitore è Svindal!

Il francese Adrien Theaux si impone nella discesa libera di Kvitfjell in Norvegia con una prova pressochè perfetta. Gara influenzata dalle forti raffiche di vento contrario, specie nell’ultima parte del tracciato, e organizzatori costretti ad abbassare la partenza. Neve molle, tipica del finale di stagione, che rende la pista di difficile interpretazione. Ci riesce perfettamente il transalpino che meglio di tutti gli altri fa scorrere gli sci negli ultimi metri. Non una stagione esaltante per il francese che fin qui non aveva fatto meglio di un ottavo posto a Wengen. Un successo importante per lui dopo la delusione del mondiale di Schladming che aveva concluso senza alcuna medaglia al collo.

Là dove tutti soffrono le scariche di vento frontale, Theaux si esalta e coglie il primo successo stagionale della Francia nelle discipline veloci. Alle sue spalle si classifica Aksel Lund Svindal con un distacco di 19 centesimi. Il norvegese arriva davanti al penultimo intermedio, ma paga a caro prezzo la scarsa velocità nell’ultimo tratto. Nonostante il secondo posto può comunque sorridere lo scandinavo. Gli ottanta punti conquistati nella giornata odierna gli pemettono di ipotecare la classifica di specialità e di mettere pressione ad Hirscher con il quale di gioca la Coppa del Mondo. A farne le spese sono invece i due azzurri, a stretto contatto con Svindal nella classifica di discesa. I nostri pagano una neve che non amano e patiscono più degli altri le forti raffiche di vento. Alla fine Paris chiuderà al nono posto, mentre Innehofer finisce decimo. Con il risultato odierno scivolano a 61 e 69 punti di ritardo dal norvegese. Meglio di loro fa Klaus Kroell, terzo nella giornata odierna e staccato di 58 punti da Svindal. Benissimo invece Silvano Varettoni, giunto quinto e al miglior risultato in carriera.

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Sci Alpino: la rivincita di Innerhofer nella sua Garmisch, ancora una vittoria per l’Italia veloce!

Era stata la grande delusione dei mondiali di Schladming. Non è mai riuscito a trovare il giusto feeling con il tracciato iridato, complice anche la scarsa visibilità che lui soffre da sempre. Ma oggi Christof Innerhofer si è preso una rivincita e lo ha fatto in quella che può essere considerata la sua pista, in quel di Garmisch Partenkirchen. Vince di rabbia la discesa libera in terra teutonica e si rilancia nella classifica di specialità. Appena avrà sentito l’odore della neve tedesca saranno subito balzati nella sua mente dolci ricordi. Un oro, un argento e un bronzo ai mondiali di due anni fa. Una competizione iridata che lo ha proiettato tra i più grandi della disciplina. Ed oggi, di nuovo a Garmisch, Inner ha tirato fuori una prestazione coi fiocchi. Una discesa che gli ha permesso di cogliere il suo terzo successo stagionale. Dopo Beaver Creek e Wengen, non poteva mancare il trionfo sulla Kandahar.

L’azzurro sfrutta una visibilità migliore rispetto ai primi numeri di partenza. A farne le spese è invece il nostro Paris. Il vice campione del mondo disputa comunque una buona prova che lo colloca all’ottavo posto. Probabilmente con delle condizioni migliori di visibilità avrebbe potuto dire la sua per il podio. Quasi perfetto invece Innerhofer. Splendido come al solito nelle curve della parte centrale. Il terreno ripido del tracciato di Garmisch esalta alla perfezione le sue caratteristiche. Può tornare a sorridere, dunque, il nostro campioncino. L’atleta azzurro precede una flotta di austriaci a caccia del colpo grosso. Secondo a 12 centesimi la sorpresa Streitberger, terzo a 16 centesimi l’altro austriaco Kroell che precede di poco il compagno di squadra Reichelt. Discreta la prova di Svindal, giunto quinto. Tra gli altri azzurri bene Heel sesto e Varettoni sedicesimo, male invece tutti gli altri con Klotz ventiquattresimo e il resto fuori dalla zona punti. Lo spettacolo di Garmisch proseguirà domani con il gigante. Si rinnova dunque la sfida tra i due grandi protagonisti del mondiali di Schladming. Sarà di nuovo Hirscher contro Ligety, vedremo chi la spunterà questa volta.

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Mondiali Sci alpino. Stati Uniti caput mundi: oro all’americana Shiffrin nello slalom di Schladming

Ancora Stati Uniti, ancora un oro. Questa volta è la diciassettenne Mikaela Shiffrin a trionfare sulle nevi di Schladming. La giovane americana, con la vittoria nello slalom odierno, conferma di essere un talento pazzesco. Nel corso di questa stagione era stata la vera e propria mattatrice della disciplina vincendo in più occasioni. Le mancava solo il trionfo iridato, arrivato puntualmente al primo colpo. L’impressione è che questa ragazzina terribile possa battere tutti i record negli anni a venire. Sarà interessantissimo il duello con Marlies Schield, rientrata oggi ma non ancora al meglio della condizione. Per la pluricampionessa austriaca arriva solo un nono posto.

Temperatura sopra lo zero e atmosfera come al solito caldissima in quel di Schladming. Gli austriaci hanno numerosi assi da calare. Il livello del wunder team in slalom è storicamente altissimo. Zettel, Schild, Kirchgasser e Hosp possono ambire tranquillamente ad una medaglia. Le austriache devono però fare i conti con la baby girl americana. La Shiffrin, dopo essere giunta terza nella prima manche, si scatena nella seconda. Splendida soprattutto nell’ultima fase. Molla gli sci alla grandissima riuscendo a fare grandissima velocità nella parte in piano. Dietro di lei si piazza una delle tante austriache attese da un grande risultato. Si tratta di Michaela Kirchgasser, autrice di una favolosa seconda manche e di un ottimo recupero dopo il sesto posto iniziale. Il suo distacco dalla Shiffrin sarà di 22 centesimi. Terza la svedese Frida Hansdotter. La scandinava manca ancora una volta l’appuntamento con la vittoria. Non le basta l’ottima prima manche che la vedeva posizionata sul gradino più alto del podio. Nella seconda commette qualche sbavatura di troppo che la costringono ad accontentarsi del terzo posto.

Male le azzurre. Chiara Costazza èla migliore delle nostre con il quattordicesimo posto. Più indietro Manuela Moelgg venticinquesima. Grande attesa domani per lo slalom maschile. Il grande favorito è l’austriaco Marcel Hirscher ma la squadra azzurra e Ted Ligety proveranno a guastargli la festa.

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Mondiali Sci Alpino: Gigantesco Ligety, Moelgg regala il bronzo all’Italia!

Dici Schladming e pensi Ted Ligety. Ormai non ci sono dubbi. Prima ancora dell’infortunio di Lindsey Vonn, questa edizione dei campionati mondiali verrà ricordata per le imprese del “cowboy” americano. Vincendo tre medaglie d’oro (Super G, super combinata e slalom gigante), Ligety entra nel gotha dello sci mondiale. Non sono molti, infatti, gli atleti ad essere arrivati per tre volte sul gradino più alto del podio in una stessa competizione iridata.  Per la precisione ci era riuscito solamente Toni Sailer nel 1958. Dunque il fuoriclasse americano fa la storia, ma non c’è da stupirsi. È da anni che il circo bianco ammira il suo talento. A volte è esploso ad intermittenza, quest’anno invece si è manifestato in tutta la sua completezza. Sciata rotonda ed aggressiva, gambe da felino e testa da campione.

La gara di oggi è l’esaltazione di tutte queste caratteristiche. Ted fa suo lo slalom gigante di Schladming con una sicurezza impressionante. Per essere più precisi dovremmo dire che ha letteralmente dominato la gara dal primo all’ultimo metro. Il capolavoro lo compie nella prima manche. Parte con il numero 3 e rifila più di un secondo a tutti gli avversari. Fra questi vi è il rivale di sempre, il padrone di casa Marcel Hirscher. L’austriaco è spinto da un pubblico entusiasta e prova a tirar fuori il numero nella seconda manche, ma non basterà. Il ventitrenne salisburghese rischia il tutto per tutto nella seconda frazione, però non riesce a star davanti al buon Ligety. L’americano controlla il vantaggio accumulato e chiude davanti ad Hirscher per 81 centesimi. La sfida si rinnoverà nello slalom di domenica, con l’austriaco però nettamente favorito.

Buone notizie in casa Italia. Il nostro Manfred Moelgg raccoglie uno splendido terzo posto. Dopo aver chiuso la prima manche in quarta posizione, disputa una seconda frazione accorta, dando il meglio di sè sul ripido muro finale. Nelle porte strette dell’ultima parte, Manfred sembra un gatto e sguscia via dai pali con estrema rapidità. Alla fine riuscirà a rimanere sul podio per soli 4 centesimi. A farne le spese è Aksel Lund Svindal, che sfiora quindi la sua terza medaglia in questa edizione dei campionati mondiali. Con il podio di Moelgg, sale a tre il conto delle medaglie conquistate dalla squadra azzurra. Ma non è finita qui. C’è grande attesa per lo slalom di domenica, dove lo stesso Moelgg, insieme al campione olimpico Giuliano Razzoli e a Stefano Gross, si giocano un posto tra i primissimi. Appuntamento da non perdere, dunque, nella mattinata di domenica. La gara maschile sarà preceduta, nella giornata di domani, da quella femminile dove si attende con ansia al ritorno alle gare di Marlies Schild. Tutta l’Austria è con lei. Vedremo in che condizioni sarà dopo il lungo infortunio.

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Mondiali Sci Alpino. Ligety in versione cannibale: trionfo anche in super combinata!

Ted Ligety padrone assoluto ed uomo copertina dei mondiali di Schladming. Su questo ci sono pochi dubbi. Il talento americano è il protagonista assoluto di questa competizione iridata. Dopo la vittoria sorprendente in super G, bissa il successo trionfando anche in super combinata. Sono passati sette anni da quando vinse a Torino 2006 la combinata olimpica, ma è lo stesso Ligety di qualche tempo fa. Anzi il fuoriclasse statunitense sembra essere ulteriormente maturato. Più sicuro dei suoi mezzi, è raro che sbagli una gara. Diventato infallibile in gigante, sta crescendo anche nelle discipline veloci. Non è un’utopia vederlo lottare anche per la classifica di Coppa del Mondo. Intanto si gode questa vittoria e punta al gigante di venerdì con ambizioni da primo posto.

Atmosfera magnifica in quel di Schladming anche per la gara odierna. Spettacolare la cornice di pubblico soprattutto per lo slalom dove si sfiorano i 40mila spettatori. Come spesso accade da queste parti, la competizione sui pali stretti si svolge in notturna, tanto per rendere ancora più suggestiva la località. Il favorito della vigilia è il croato Ivica Kostelic. Il pluricampione ha chiuso la prova di discesa al decimo posto. In slalom, però, lì dove dovrebbe fare la differenza, scende col freno a mano tirato. Ne approfitta Ligety, autore invece di una prova coraggiosa dopo l’ottimo sesto posto in discesa. Alla fine rifilerà 1″15 al croato che dunque si dovrà accontentare del secondo posto. Sul gradino più basso del podio si piazza finalmente un austriaco. È Romed Baumann a far esplodere l’entusiasmo del pubblico di casa. Dopo il primo posto in discesa, controlla in slalom e riesce ad ottenere un terzo posto importantissimo per il morale della squadra austriaca.

Peccato per gli italiani, specie per Christof Innerhofer. L’azzurro aveva chiuso al terzo posto la prova veloce e aveva fatto registrare un ottimo primo intermedio. Purtroppo, però, si inclina all’inzio della parte ripida e vanifica una prestazione che poteva essere da podio. Il migliore dei nostri sarà Paris, giunto nono. Fuori, tra i favoriti della vigilia, anche Aksel Lund Svindal.

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Mondiali Sci Alpino: Nadia Fanchini dal lettino d’ospedale all’argento iridato in discesa!

Ha pianto, ha sofferto e ha temuto di dover chiudere anticipatamente la propria carriera. Due infortuni gravissimi nello spazio di due anni. Prima la lesione di entrambi i legamenti crociati e collaterali delle ginocchia durante il super G di St. Moritz, poi la stagione successiva ancora una rottura del crociato del ginocchio sinistro sulla pista di casa di Cortina. Un talento cristallino, una predestinata fin da bambina ma una sfortuna che sembra accanirsi solo contro di lei.

Ecco spiegata l’emozione genuina che ha colpito tutti gli appassionati nella giornata di oggi. Nadia Fanchini è tornata. Abbiamo rivisto la campionessa persa per strada due anni fa, con la sua sciata precisa ed aggressiva. Una prestazione straordinaria che le vale la medaglia d’argento nella discesa libera iridata di Schladming. È chiaro, resta un po’ di amaro in bocca per una medaglia che poteva essere di un metallo più prezioso.

L’azzurra parte con il numero due e penella le curve della parte centrale della pista. Peccato abbia pagato all’inizio del tracciato nel tratto di scorrimento. A conti fatti, è lì che ha perso il primo posto. A trionfare è la francese Marion Rolland. La transalpina non era tra le favorite della vigilia, ruolo che spettava di diritto a Maria Riesch e Tina Maze. La Rolland, però, ha tirato fuori la gara della vita. Perfetta dall’inizio alla fine, arriva davanti alla Fanchini per 16 centesimi di secondo. Terzo posto proprio per la tedesca Maria Riesch. La neo campionessa mondiale della super combinata si piazza sul gradino più basso del podio con un ritardo di 70 centesimi.

La gara di oggi è stata ricca di emozioni, complice un tracciato molto duro con un fondo ghiacciatissimo. A far da cornice alla mitica Planai c’è un pubblico meraviglioso. Oltre trentamila spettatori, tra i quali alcuni personaggi di lusso come Franz Beckenbauer. Ancora una volta, però, i padroni di casa austriaci deludono. La migliore è Andrea Fischbacher solo ottava, davanti all’altra delle sorelle Fanchini, Elena, giunta nona.

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Mondiali Sci Alpino: Svindal e il 17 un binomio vincente, Paris d’argento in discesa

Aksel Lund Svindal è il nuovo campione del mondo di discesa libera. L’atleta norvegese trionfa sulla Planai di Schladming e vince la sua sesta medaglia d’oro nelle competizioni iridate. L’ennesimo successo, dunque, per un campione che sta dominando la scena delle discipline veloci da un po’ di anni a questa parte. Dopo il terribile infortunio occorsogli a Beaver Creek nel 2007, Svindal è tornato più forte di prima riuscendo a ritargliarsi un posto tra i tanti talenti norvegesi delle discipline nordiche. Dopo le due medaglie ottenute in questi primi giorni iridati, crediamo che  il fuoriclasse scandinavo possa ormai sedersi allo stesso tavolo dei connazionali Ole Einar Bjoerndalen, Marit Bjoergen e Petter Northug. Una Norvegia, dunque, che continua a dominare negli sport invernali e non pare destinata a fermarsi.

Evidentemente non porta male il numero 17 ad Aksel Lund Svindal. Già altre volte in stagione gli era capitato di scendere con questo pettorale e portare a casa la vittoria. Non sappiamo se il norvegese sia superstizioso o meno. Certamente, però, deve sperare gli venga sempre sorteggiato questo numero, a dir poco fortunato per lui.

Anche oggi disputa una discesa a dir poco perfetta dall’inizio alla fine. Si gareggia sotto un leggero nevischio e con una visibilità non eccelsa, anche se omogenea per tutta la pista. Svindal lascia correre lo sci nei tratti di scorrimento e affronta con circospezione i ripidi curvoni finali. Una condotta di gara ineccepibile che gli vale il titolo di campione del mondo. L’atleta è che va più vicino a batterlo è il nostro Dominik Paris, secondo a 46 centesimi. Leader di specialità e vincitore a Bormio e a Kitzbuhel, l’azzurro conquista la sua prima medaglia in una competizione iridata. Spettacolare la sua prova. Su tutti spicca il passaggio sull’ultima esse dove sbaglia totalmente l’entrata, ma riesce in maniera miracolosa a rimanere in pista. Un talento pazzesco quello di Paris, consacrato adesso anche in un evento di questa caratura.

Terzo giunge il francese Poisson con un ritardo di 97 centesimi. Il risultato del francese è una vera e propria sorpresa, visto che non era tra i più attesi alla vigilia. Delusione assoluta per gli austriaci. I padroni di casa vanno fuori dal podio, sfiorandolo con il solo Kroell, quarto ad un paio di decimi dal gradino più basso. Male gli altri azzurri con Fill dodicesimo e Innerhofer quattordicesimo.

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