Ci siamo! La tanto attesa tre giorni dolomitica è cominciata e con essa arrivano subito i primi verdetti. Vincenzo Nibali vince la cronoscalata da Mori a Polsa ed è sempre più il signore incontrastato di questo Giro d’Italia.
I corridori affrontano una prova contro il tempo di 20,6 km di cui 19 in salita. Le pendenze oscillano costantemente tra il 6 e il 7%, solo in alcuni tratti si toccano punte del 10%. Un’ascesa che costringe gli atleti a spingere costantemente cercando di trovare il feeling giusto con la strada. A differenza delle ultime cronoscalate affrontate al Giro, quella di Polsa è meno impegnativa. Non ci sono lo sterrato di Plan de Corones o le pendenze severe del Nevegal, il tracciato favorisce corridori completi in grado di andare forte anche in salita.
Ma più di tutti gli altri, la diciottesima tappa favorisce Vincenzo Nibali sancendone il suo dominio assoluto. Lo “Squalo dello Stretto” mette la ciliegina sulla torta al suo splendido Giro d’Italia vincendo la sua prima tappa e mettendo una seria ipoteca sulla vittoria finale. Il rivale più accreditato, l’australiano Cadel Evans, prende una bella paga proprio nel terreno a lui più congeniale. Sembrava che la crono avrebbe potuto ridurre il distacco tra i due. In realtà Nibali ha dimostrato ancora una volta di essere nettamente superiore a tutti e di strameritare la vittoria della corsa rosa. Nel finale di tappa il siciliano rischia addirittura di raggiungere l’australiano partito 3 minuti prima.
La classifica di tappa vede Nibali davanti a tutti con 58 secondi di vantaggio sullo spagnolo Samuel Sanchez autore comunque di un’ottima prova. Splendido il terzo posto di Damiano Caruso a un 1 minuto e 20 secondi dal leader. Quarto Scarponi a 1’21”. In classifica generale Nibali ha adesso un vantaggio di oltre 4 minuti su Evans e Uran. Il Giro d’Italia ha dunque un padrone netto ed incontrastato: direttamente dalla Sicilia Vincenzo Nibali saluta tutti e si appresta a vincere la sua prima e probabilmente non ultima corsa rosa.