Una farsa o forse è meglio definirla una vergogna: Salernitana-Nocerina ha tutto per diventare una pagina nera nella storia del calcio italiano. Il derby campano dura solo 21 minuti con i giocatori rossoneri, minacciati di morte dai propri tifosi, che si rifiutano di giocare. Dopo appena 50 secondi di gioco la Nocerina effettua tutti e tre i cambi e dopo 21 minuti altri cinque calciatori inscenano infortuni muscolari lasciando la propria squadra in sei. A quel punto l’arbitro per regolamento deve decretare la fine dell’incontro. Una partita in realtà mai cominciata.
C’era grande attesa per il derby che vede protagoniste due squadre storicamente rivali, due località campane divise da pochissimi chilometri. Le autorità decidono di vietare la trasferta di Salerno ai tifosi rossoneri per motivazioni d’ordine pubblico. Di qui l’ira dei supporters di Nocera Inferiore. In duecento si recano al campo di allenamento della Nocerina e minacciano i propri calciatori. “Se giocate, avrete delle gravi ripercussioni..” Potremmo ricostruire in questo modo il dialogo avvenuto tra i tifosi e i calciatori. La squadra campana, fortemente impaurita, si era rifiutata di scendere in campo. Per questo motivo l’incontro, previsto inizialmente per le 12:30, è iniziato con quaranta minuti di ritardo. I dirigenti rossoneri erano riusciti a convincere i propri giocatori a cominciare la partita, ma evidentemente non è bastato.
Non è il primo, e forse non sarà l’ultimo episodio che vede una squadra di calcio ostaggio degli ultras. Raramente, però, abbiamo assistito ad un match interroto dopo pochissimi minuti con i calciatori che chiedono il cambio o fingono infortuni muscolari. Vedremo che tipo di provvedimenti ci saranno, questa volta, però, si è toccato davvero il fondo.
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