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Confederations Cup: l’Italia batte l’Uruguay ai calci di rigore e conquista il terzo posto


Dopo una partita infinita l’Italia batte l’Uruguay nella finale per il terzo posto della Confederations Cup. Decisivi i calci di rigore dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano chiusi sul punteggio di 2-2.

Nonostante il gran caldo di Salvador de Bahia (si gioca alle 13, ore locali), la partita è da subito vivace: l’Uruguay dopo 5 minuti prova a rendersi pericoloso con un contropiede ben orchestrato da Suarez; l’Italia, invece, risponde con un colpo di testa di Chiellini (su calcio di punizione), distante dalla porta difesa da Muslera. La prima vera occasione capita sui piedi di Cavani, ma il calcio di punizione del Matador, dal limite dell’area, non impensierisce Buffon. Gli azzurri però dimostrano di star bene fisicamente e al 24′  l’Italia passa in vantaggio: Diamanti, dalla destra, pennella una fantastica punizione con la palla che prima colpisce l’incrocio dei pali e poi carambola sulla schiena di Muslera; sulla palla vagante si avventa Astori che a porta vuota segna il più facile dei gol, il primo in azzurro. La risposta dell’Uruguay non si fa attendere ma sul tiro di Suarez Buffon non si fa sorprendere. Alla mezz’ora Cavani trova il gol del pareggio ma l’arbitro, giustamente, annulla per fuorigioco. Gli uomini di Tabarez attaccano a testa bassa e al 40′ protestano con il direttore di gara per un presunto tocco di mano (braccio sinistro) di Chiellini in area di rigore. Episodio giudicato regolare dal signor Haimoudi, che qualche minuto più tardi manda le squadre negli spogliatoi.

Nella ripresa gli azzurri sembrano accusare un pò di stanchezza arretrando il loro baricentro d’azione. Così, al 58′, su un errato disimpegno dell’Italia, Gargano ruba palla e serve Cavani, che di piattone sigla la rete del pareggio. A questo punto l’Uruguay prende in mano il pallino del gioco e solo un grande Buffon salva il risultato su una doppia conclusione ravvicinata di Forlan. L’episodio sveglia l’Italia: El Shaarawy conquista un calcio di punizione dal limite dell’area, Diamanti si incarica della battuta e realizza il gol (splendido) del nuovo vantaggio. La felicità degli azzurri dura però 5 minuti: Cavani, infatti, (su calcio piazzato) batte Buffon (apparso non impeccabile nella circostanza) e segna il gol del 2-2 realizzando la sua personale doppietta. Fino al 90′ non succede più nulla: si va ai tempi supplementari.

Nell’extra time l’Italia, stanchissima, è costretta a subire l’iniziativa dei sudamericani. Le cose si complicano ancora di più con l’espulsione di Montolivo. Gli azzurri però stringono i denti e si giunge ai calci di rigore. E dal dischetto un SuperBuffon (3 rigori parati) consegna all’Italia vittoria e terzo posto.

 

 

 

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About Marco Siciliano

Marco Siciliano
Studente in Ingegneria Civile presso l’Università della Calabria, nutro da sempre una grande passione per lo sport. L'ottimismo è la mia filosofia di vita.

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