Dopo l’opening night, scorpacciata di partite nella seconda giornata Nba. Ben 14 incontri, tra i quali c’è anche qualche sorpresa di lusso. Quella più clamorosa riguarda i campioni in carica dei Miami Heat. Dopo aver banchettato sui Bulls nel primo match dell’anno, la squadra di Spoelstra cade sul campo dei Philadelphia 76ers per 114-110. Sono fatali al team della Florida il primo e l’ultimo quarto dell’incontro, quando si inceppa clamorosamente l’attacco di Miami ed invece esplode il talento di Michael Carter Williams. Per l’ex giocatore di Syracuse c’è un esordio col botto: 22 punti, 12 assist, 7 rimbalzi e 9 rubate. Quest’ultimo dato rappresenta il record assoluto per un cestista al debutto in Nba. Non bastano a Miami i 25 punti di Lebron James.
Straordinarie le prestazione di Klay Thompson e Kevin Durant. La guardia dei Warriors si abbatte sui Lakers, reduci dalla bella vittoria nel derby di Los Angeles. Per Thompson ci sono ben 38 punti con 15-19 dal campo. Golden State si impone con il punteggio di 125-94, colpendo in maniera inesorabile dall’arco. Quando la squadra californiana tira con queste percentuali da tre punti è praticamente inarrestabile. Grazie a ben 22 punti arrivati dalla lunetta, Kevin Durant guida i suoi Thunder alla vittoria contro gli Utah Jazz per 98-101. In totale ci sono 41 punti per KD, sempre più leader assoluto del suo team anche a causa dell’assenza prolungata di Russell Westbrook.
Esordio con vittoria anche per Belinelli, Bargnani e Datome. I nostri tre rappresentanti hanno, però, un ruolo marginale nelle vittorie di San Antonio, New York e Detroit. Il Beli mette a segno 5 punti con 2/5 dal campo. Sei i punti di Bargnani con un negativo 0/4 da tre punti. Solo qualche secondo, invece, per Datome. I suoi Pistons si impongono contro i Wizards con il punteggio di 113-102, guidati da un reparto lunghi che minaccia di essere dominante nella lega.
style="display:inline-block;width:336px;height:280px"
data-ad-client="ca-pub-3535878678424687"
data-ad-slot="5462794897">