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Juventus, la Top 11 degli acquisti targati Marotta!

Era il 19 maggio 2010, quando l’attuale direttore generale e amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, fu ufficializzato dalla stessa società bianconera. Da allora, a Torino, sono arrivati 35 nuovi calciatori, destinati a ricostruire una Juventus in macerie. Una Juventus che a causa dei repentini cambiamenti societari ha attraversato un periodo di crisi di risultati lungo 6 anni. Sebbene dei 35 uomini giunti a Torino ne siano rimasti appena 17, è comunque possibile stilare una Top 11 dei migliori acquisti targati Beppe Marotta.Una top 11 da 86 milioni di euro. Un mix di ottimi giocatori, campioni del mondo e “soldatini”, intorno al quale la Vecchia Signora ha costruito i suoi successi più recenti. In attesa di capire la bontà dei nuovi acquisti, Fernando Llorente e Carlos Tevez, andiamo a dare un’occhiata agli undici calciatori acquistati da Marotta tra l’estate 2010 e il mercato di riparazione 2013.

All. Antonio Conte (4-3-3)

1
Storari
2
Peluso
3
Bonucci
4
Barzagli
5
Lichtsteiner
6
Pogba
7
Pirlo
8
Vidal
9
Vucinic
10
Matri
11
Pepe

Storari. Giunto a Torino con la consapevolezza di essere il vice-Buffon, Storari rappresenta senza alcun dubbio il miglior secondo in circolazione nell’intero panorama calcistico europeo. Un vero e proprio lusso per la Vecchia Signora, che può fare affidamento sul trentaseienne portiere pisano ogni qual volta sia chiamato in causa. Nonostante tutto, il portiere ex Samp è stato pagato 4,5 milioni di euro: un po’ troppo per un classe 77. Tuttavia, il valore dimostrato in campo ha pienamente confermato la bontà dell’investimento bianconero.

Federico Peluso. La duttilità tattica e un discreto mancino fanno di Peluso uno dei migliori terzini sinistri presenti nel campionato di Serie A. Voluto fortemente da Antonio Conte, il calciatore capitolino classe 84 si è ritagliato pian piano un ruolo importante all’interno dell’economia tattica dell’allenatore pugliese. Decisivo nella gara di Champions League contro il Celtic, quando fornì l’assist per la rete di Matri. Niente male per un difensore pagato appena 4,8 milioni di euro.

Leonardo Bonucci. Il difensore classe 87 arrivato a Torino dopo la magnifica stagione a Bari è uno degli acquisti più onerosi dell’era Marotta. 15,5 i milioni di euro spesi per strappare il cartellino dell’ex Inter alla concorrenza. La rivista inglese The Guardian lo reputa uno dei cento calciatori più forti al mondo. Dopo una stagione di basso profilo, segnata principalmente dall’andamento altalenante dell’intero organico, Bonucci è diventato perno fondamentale della difesa di Conte. A lui, il compito di impostare l’azione dalle retrovie. Il difensore bianconero classe 87 ha preso parte alle ultime manifestazioni internazionali con la maglia dell’Italia. Dal Mondiale con Lippi alla Confederation Cup con Prandelli, passando per l’Europeo in Polonia ed Ucraina, Bonucci rappresenta una certezza per quel che riguarda la difesa della Nazionale Italiana.

Andrea Barzagli. Insieme ad Andrea Pirlo, il difensore di Fiesole rappresenta il fiore all’occhiello della campagna acquisti di Beppe Marotta per quanto riguarda il discorso relativo a prezzo del cartellino-rendimento in campo. Giunto a Torino dal Wolfsburg per una cifra pari a 300mila euro, Barzagli si è dimostrato uno dei difensori più forti d’Europa. Giocatore completo, veloce, forte atleticamente e capace di giocare palla a terra. Dall’arrivo in bianconero, Barzagli è stato uno dei punti cardine del reparto arretrato della Juventus. Insieme a Bonucci, chiude la terza stagione in bianconero con più presenze in assoluto, 48, delle quali 34 in Serie A, 4 in Coppa Italia, 9 in Champions League e una in Supercoppa italiana.

Stephan Lichtsteiner. Era dai tempi di Moreno Torricelli e Gianluca Pessoto che a Torino non si vedeva un terzino destro di qualità e quantità come il difensore svizzero. Assolutamente congeniale in schemi come il 3-5-2 dove, oltre che a ripiegare in difesa, Lichtsteiner può spingersi in avanti effettuando traversoni e assist dal fondo, oppure diventare lui stesso il finalizzatore dell’azione inserendosi in area e concludendo a rete (6 reti in 74 presenze). Marotta lo prelevò dalla Lazio per 10 milioni di euro. Oggi, il suo valore si aggira intorno ai 15-18 milioni.

Paul Pogba. Il francesino classe 93, ex Manchester United, ricorda per movenze, prestanza atletica e tecnica sopraffina l’ex centrocampista di Arsenal e Juventus, Patrick Vieira. Il colpo più importante in prospettiva operato dal dg bianconero. Beniamino de tifosi, Pogba dispone di una facilità di tiro che ha incantato lo Stadium. 5 reti nelle prime 27 gare disputate con la maglia della Juventus sono solo l’inizio di una strepitosa carriera.

Andrea Pirlo. Mozart, Campanellino, Trilly, Bollicine, i soprannomi per elogiare questo giocatore non sono mai sufficienti. Senza alcun dubbio, Pirlo rappresenta il colpo di mercato dell’intera carriera di Beppe Marotta. Un parametro zero in grado di ribaltare le sorti di un’intera società. Le condizioni fisiche precarie hanno spinto il Milan a rinunciare ad un’eventuale rinnovo del contratto. Da li in poi, Pirlo salterà appena sette match in due stagioni con la Juventus. In lizza con i vari Messi, Xavi, Iniesta e Cristiano Ronaldo per la conquista del Pallone d’Oro, il trentaquattrenne centrocampista della Juventus e della Nazionale rimane tutt’ora uno dei migliori playmaker del panorama calcistico mondiale.

Arturo Vidal. Idolo indiscusso della tifoseria bianconera. Vidal incarna alla perfezione lo spirito Juve. Jolly capace di ricoprire più ruoli all’interno del rettangolo verde, dal difensore centrale al trequartista, ma è come centrale di centrocampo che esprime il meglio di sé, rendendosi efficace sia in fase difensiva che in quella offensiva. In due stagioni con la maglia bianconera, Vidal, acquistato della Juventus per 10,5 milioni di euro, ha triplicato il suo valore. Nonostante tutto, qualora dovesse arrivare un’offerta pari o superiore ai 30 milioni di euro Marotta non rinuncerebbe mai a quello che rappresenta uno dei migliori centrocampisti d’Europa, e più in generale del mondo.

Mirko Vucinic. Croce e delizia del parco attaccanti a disposizione di Antonio Conte. Nel biennio bianconero, Vucinic ha alternato prestazioni da fuoriclasse assoluto a svarioni tecnico-tattici accompagnati dai fischi del proprio pubblico. Il trentenne attaccante montenegrino ha messo a segno 24 gol in 78 match con la Vecchia Signora. Per strapparlo alla Roma, Marotta offrì ai capitolini 15 milioni di euro. Nonostante tutto, dare la palla a lui significa metterla in banca.

Simone Pepe. SP7 è uno dei calciatori più sfortunati dell’intero organico bianconero. Dopo la stagione da protagonista e l’inspiegabile mancata convocazione da parte di Cesare Prandelli per l’Europeo in Polonia e Ucraina, il centrocampista offensivo bianconero è stato vittima di una lunga serie di infortuni, che lo hanno tenuto lontano dai campi per l’intera stagione. Famoso per la sua duttilità tattica, Pepe è riuscito a farsi apprezzare dal popolo bianconero grazie soprattutto alla grinta che mette in campo. Giunto a Torino per 10 milioni di euro, Pepe sarà sicuramente il primo acquisto della Juventus 2013-14.

Alessandro Matri. La scelta della punta centrale da inserire nella top 11 targata Beppe Marotta non è stata affatto semplice. Oltre all’attaccante ex Cagliari, c’era in lizza un certo Fabio Quagliarella. Nonostante tutto, considerato che il compito dell’attaccante è quello di fare gol, la scelta Matri si è rivelata la più ovvia. L’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano, acquistato dal Cagliari per 15 milioni di euro, ha realizzato 27 reti in 69 presenze con la maglia della Juventus. Nonostante tutto, il numero 32 bianconero sembra destinato ad un ruolo da comprimario, se non addirittura a lasciare Torino in vista della prossima stagione.




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Pirlo Top 11 Vidal

L'Autore Daniele Demaio

Daniele Demaio
Laureato in Filosofia e Scienze della Comunicazione e della Conoscenza. Sto frequentando il corso di Laurea Magistrale in Teorie della Comunicazione e Comunicazione Pubblica presso l’Università della Calabria. Tempestività e programmazione sono le mie più grandi qualità. Redattore sportivo. La mia più grande passione? Il calcio!

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